SINDROMI CONFLITTUALI DELLA CAVIGLIA: CLASSIFICAZIONE E RUOLO DELLA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI

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In generale, la classificazione delle sindromi conflittuali della caviglia tiene conto del sito anatomico rispetto all’articolazione tibio-tarsica, e quindi le sindromi conflittuali possono essere anteriori, antero-mediali, antero-laterali, posteriori e postero-mediali. La radiodiagnostica convenzionale (RX) risulta sufficiente a dimostrare un conflitto di tipo osseo nella maggioranza dei casi, mentre si fa ricorso alla tomografia computerizzata(TC) qualora il sito di conflitto sia in una sede anatomica mal valutabile radiograficamente per la presenza di strutture sovrapposte. La risonanza magnetica (RM) rappresenta la metodica di scelta per lo studio delle sindromi conflittuali ed in particolare di quella del seno del tarso grazie alla sua eccellente risoluzione di contrasto (sequenze a soppressione del segnale del grasso). L’ecografia ha la capacità di riconoscere la presenza di un conflitto anteriore o a livello del tunnel del tarso e può riscontrare patologie tendinee (tenosinoviti stenosanti) che possono essere spia di una sindrome conflittuale.
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