You are at:Home»Capsula eBurnea»LA DIAGNOSI MOLECOLARE DEL CARCINOMA VESCICALE: UN AIUTO PER LAPROGNOSI E LA TERAPIA.
L’avanzamento delle conoscenze della biologia molecolare dei tumori ha portato all’individuazione di marcatori bio-molecolari utili per la diagnosi, la prognosi e la terapia degli stessi .Il presente articolo evidenzia in particolare i markers coinvolti nella cancerogenesi vescicale. Il carcinoma alla vescica è il quarto tra i tumori più comuni nell’uomo seguito da quello alla prostata, al polmone, e al colon; la sua insorgenza dipende da una combinazione di fattori genetici e ambientali tra cui il fumo di sigaretta e gli elementi chimici usati nelle industrie. Il carcinoma a cellule transizionali, conosciuto anche come uroteliale, rappresenta il 90% di tutti i tumori primitivi di quest’organo. Il suo sviluppo può essere esofitico, endofitico o una combinazioni di entrambi. Inoltre l’Organizzazione Mondiale della Sanità e la Società Internazionale di Uropatologia hanno stilato una classificazione di tale carcinoma in base ai diversi gradi e stadi di invasività tumorale. Nel presente lavoro si riassumono tutti i markers del carcinoma alla vescica che predicono la ricorrenza del tumore, la progressione e lo sviluppo di metastasi. The International Consensus Panel ha stilato una classifica di tali markers raggruppandoli in 6 classi: 1) markers associati ai microsatelliti, 2) proto-oncogeni/oncogeni, 3) geni soppressori di tumori, 4) regolatori del ciclo cellulare, 5) fattori relativi all’angiogenesi e 6) molecole di adesione della matrice extracellulare. A questo elenco si potrebbe oggi aggiungere un’altra classe di markers che svolge un importante ruolo nella diagnosi e nella prognosi dei carcinomi: le heat shock proteins.
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